La quotidianità

LA QUOTIDIANITÀ AL VIRGILIO

Al Virgilio ci si iscriveva dopo la scuola elementare per conseguire il diploma di maestro. Il corso di studi durava sette anni, quattro di ciclo inferiore e tre di superiore. Corso inferiore e superiore, ubicati su piani distinti usufruivano di entrate separate, da via Gaio e da piazzale Tonoli.

A partire dal 1940 il curricolo è suddiviso in scuola media di tre anni e un istituto magistrale di quattro, destinati a rimanere tali nonostante la volontà del ministro Bottai: il promotore della riforma che die- de vita alla scuola media prevedeva infatti un quinto anno obbligatorio di tirocinio. In realtà la Carta della scuola rimase in gran parte inapplicata. Fino al 1947 il Virgilio è una scuola esclusivamente maschile, di oltre mille alunni, divisi in classi affollate: quaranta studenti in media Sin dall’inizio si rilevano problemi di sovradimensionamento: l’elevato numero delle domande di iscrizione rende necessaria ogni anno l’istituzione di nuove classi, La quantità degli studenti si riduce notevolmente negli anni della guerra, a causa dello sfollamento di Milano.

È da sottolineare come ci sia una forte selezione nelle prime classi, che si affievolisce gradualmente nelle classi seguenti.

L’anno scolastico inizia a ottobre inoltrato; è diviso in tre trimestri: da metà ottobre alle vacanze natalizie, da gennaio a marzo, da aprile a giugno. Si chiude con due sessioni di esami, in giugno e in settembre.
Le ore di lezione giornaliere riguardano Italiano, Latino, Storia e Geografia, Filosofia, Lingua straniera, Matematica, Fisica e Scienze, Disegno, Canto coraIe ed Educazione fisica. Nel 1937, la Cultura militare diventa materia a tutti gli effetti e al Francese si affianca il Tedesco, in sintonia con l’accordo culturale che Mussolini sintetizza nella formula di “scuola dell’asse”.
Nell’istituto si svolgono anche attività didattiche finalizzate alla propaganda di regime, si studiano i paesi oggetto di conquista coloniale; gli allievi partecipano alle cerimonie ufficiali di commemorazione, alle gare sportive organizzate dalla G.I.L., ai campeggi dux, agli hiberna castra, oltre alle riunioni dell’O.N.B. Il Virgilio fu bombardato: il 14 febbraio 1943, “gli allievi maestri” concorsero alle opere di sgombero e di assistenza. Un’altra volta, l’8 agosto, i danni furono più consistenti; il Preside fu costretto a sistemare quattro aule a spese della scuola e a proporre un doppio turno: il magistrale al mattino, la scuola media al pomeriggio.

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